La rana appenninica (Rana italica Dubois, 1987)
La rana appenninica (Rana italica Dubois, 1987) è una specie endemica della nostra penisola: vive esclusivamente lungo la dorsale appenninica dalla Liguria alla Calabria, risulta invece assente nelle isole. Appartiene al gruppo delle cosiddette rane rosse, gruppo che conta diverse specie in Italia, tutte di aspetto piuttosto simile e accomunate dalla colorazione dorsale marrone-rossiccia più o meno chiara che consente a questi anfibi di mimetizzarsi alla perfezione tra le foglie secche ed il fango dei torrenti. Sul Matese si può confondere solo con Rana dalmatina dalla quale R. italica si distingue per il muso meno appuntito, per il timpano poco evidente , per la puntinatura scura sulla gola (biancastra in R. dalmatina) e in generale per le dimensioni leggermente inferiori ed il corpo meno slanciato.La rana appenninica vive lungo le rive dei ruscelli, soprattutto di pianura e collina (ma può spingersi anche oltre i 1800 m di quota) dai quali in genere non si allontana molto. Conduce vita diurna ed è attiva dalla primavera all'autunno mentre trascorre i mesi più freddi in latenza rifugiandosi in anfratti o sotto le radici degli alberi lungo le rive. La riproduzione avviene tra febbraio e marzo: dopo l'accoppiamento che avviene in acqua le femmine depongono fino a 500 uova in ammassi gelatinosi che si schiudono nel giro di due o tre settimane in base alla temperatura dell'acqua. I girini si accrescono nutrendosi di alghe e detriti vegetali e compiono la metamorfosi dopo circa due mesi. Le piccole rane saranno in grado di riprodursi a partire dal secondo anno di età; gli adulti si nutrono di insetti, lombrichi, molluschi e altri piccoli organismi, in natura vivono in media 4-5 anni ma possono eccezionalmente raggiungere gli 8 anni di età.R. italica, per la diffusione ampia e per le popolazioni generalmente abbondanti è considerata specie non minacciata ed è classificata nella categoria LC (Least Concern) nella lista rossa IUCN del 2011. Tuttavia come tutti gli anfibi è estremamente sensibile all'inquinamento e mantenere integri gli ambienti in cui vive è di fondamentale importanza per la conservazione di questa specie.
(Dubois, 1987) - La Leonessa, 26 aprile 2024.
(Dubois, 1987) - Forra del Peschio Rosso, 26 marzo 2023.
(Dubois, 1987) - Valle Orsara, 27 dicembre 2022.
(Dubois, 1987) - Valle del Torano, 22 ottobre 2022.
(Dubois, 1987) - Valle del Torano, 22 ottobre 2022.
(Dubois, 1987) - Rava di Prata, 8 ottobre 2022.
(Dubois, 1987) - Calvarusio, 23 settembre 2022.
(Dubois, 1987) - Rava di Prata, 3 agosto 2022.
(Dubois, 1987) - Valle del Torano, 2 settembre 2021.
(Dubois, 1987) - Forre di Lavello, 26 agosto 2021.
(Dubois, 1987) - Arcichiaro, 24 settembre 2020.
(Dubois, 1987) - Arcichiaro, 24 settembre 2020.