La rana verde
(Pelophylax bergeri Günther, 1986
e P. kl. hispanicus Bonaparte, 1839)
Fino agli anni '80 le rane verdi europee erano incluse tutte nella specie Rana esculenta descritta da Linneo. Tuttavia già verso la fine degli anni '70 alcuni studi hanno dimostrato che in realtà Rana esculenta era un taxon di origine ibrida tra Rana (Pelophylax) lessonae e R. (Pelophylax) ridibunda (Uzzel & Hotz, 1979). Successivamente si è visto che queste rane sono in grado di ibridarsi con estrema facilità producendo prole fertile grazie ad un complesso processo denominato ibridogenesi. La situazione si è ulteriormente complicata quando si è scoperto che oltre a P. lessonae e P. ridibunda vi erano anche altre specie parentali tra cui P. bergeri. Le popolazioni di origine ibridogena quindi non appartengono ad una specie linneana e vengono indicate con il termine klepton. Attualmente l'inquadramento tassonomico, così come la diffusione di queste popolazioni, non è ancora del tutto chiaro e necessita di ulteriori studi. E' opinione condivisa che nell'Italia peninsulare (e quindi anche in Molise e Campania) siano presenti Pelophylax bergeri e P. kl. hispanicus. Questi taxa sono estremamente simili e difficilmente distinguibili ad un'analisi esterna e oltretutto si presentano non di rado in popolazioni miste.
Queste rane sono ampiamente diffuse sul Matese e si incontrano sia in pianura lungo le rive di fiumi, canali per l'irrigazione e stagni sia nei laghi e nei fontanili di montagna. Generalmente prediligono le acque ferme o a lenta circolazione ricche di vegetazione acquatica sia di ripa che sommersa. La riproduzione avviene tra marzo e giugno in base all'altitudine e alla temperatura dell'acqua. Le femmine sono mediamente di dimensioni maggiori rispetto ai maschi e sono prive di sacchi vocali. Durante un amplesso ascellare depongono, ancorandole alla vegetazione sommersa, fino a 3.500 uova raggruppate in masse gelatinose. I girini escono dall'uovo dopo circa due settimane e nutrendosi di materiale vegetale sono in grado di compiere la metamorfosi nel giro di circa due mesi. Gli adulti si nutrono di insetti, vermi e molluschi. In primavera ed estate sono attivi sia di giorno che di notte mentre nei mesi più freddi si ibernano sul fondo dei corpi idrici.
Rive del Volturno (Alife), 2 agosto 2024.
Ailano, 5 maggio 2024.
Rive del Volturno (Alife), 30 ottobre 2023.
Rive del Volturno (Alife), 11 agosto 2023.
Lago Matese, 16 luglio 2023.
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Monte San Silvestro, 5 luglio 2023.
Rive del Titerno (Faicchio), 2 giugno 2023.
Rive del Titerno (Faicchio), 2 giugno 2023.
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Oasi Le Mortine - 7 aprile 2023.
Rive del Volturno (Alife), 23 marzo 2023.