Ophrys promontorii è una specie endemica dell'Italia centro-meridionale. Si rinviene su suolo calcareo in pascoli asciutti, garighe mediterranee o boschi radi, fino a circa 1500 m di quota. L'epiteto specifico fa riferimento al promontorio del Gargano, luogo in cui furono inizialmente rinvenuti gli esemplari utilizzati per descrivere la specie (Danesch & Danesch 1971). Successivamente questa entità, oltre che in Puglia, è stata rinvenuta in altre regioni quali il Molise, l'Abruzzo, il Lazio e la Campania. Nella nostra regione Ophrys promontorii è da considerarsi tra le orchidee spontanee più rare e localizzate. Sono infatti ad oggi note solo quattro stazioni concentrate nel settore settentrionale della Campania, di queste due (su territorio di Roccamonfina e Mignano Montelungo) sarebbero da confermare mentre le rimanenti si trovano sul Matese. All'interno dei confini del Parco Regionale del Matese ci è nota un'unica stazione che al contempo è anche quella rinvenuta più di recente. Fu infatti scoperta solo nel maggio del 2001 dal naturalista Michele Innangi e prontamente segnalata nell'ambito del progetto "Atlante delle orchidee spontanee della Campania". Nei due anni successivi a quello del primo rinvenimento ho cercato in più occasioni di monitorare la stazione senza però riuscire a trovare traccia di questa specie sebbene disponessi di dati precisi sul luogo in cui era stata rinvenuta. Nel maggio scorso (2024) ho avuto maggior fortuna riuscendo a censire ben 14 piante in piena fioritura alcune delle quali sono ritratte nelle foto a corredo di questa breve nota.
Va ricordato che tutte le specie di orchidee spontanee sono protette da normativa sia nazionale che internazionale. Sono infatti inserite nell'Allegato I della convenzione di Washington del 1973 (CITES) che regola il commercio delle specie di flora selvatica minacciata di estinzione. Sono rigorosamente vietate l’importazione, l’esportazione, il trasporto e la detenzione di piante, semi o parti di piante raccolte in natura. La tutela delle singole specie, a livello nazionale, è demandata alle Regioni. La Regione Campania ha inserito tutte le specie nella legge regionale n.40 del 25-11-1994 sulla "Tutela della flora endemica e rara".
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