Argynnis paphia (Linnaeus, 1758) è una delle farfalle più diffuse del nostro paese, si incontra infatti in tutte le regioni e in un gran numero di ambienti sia di pianura che di montagna. Di grandi dimensioni, ha un'apertura alare che può raggiungere i 7 cm e presenta ali di un vivace arancio acceso con righe e punti scuri. Sebbene presenti un'unica generazione annuale è possibile osservarla per un lungo periodo che va dalla seconda metà di maggio a settembre, spesso in gruppi formati da un gran numero di individui. Le larve si nutrono di diverse specie di Viola mentre gli adulti sembrano essere particolarmente attratti dal nettare dei rovi e della canapa acquatica (Eupatorium cannabinum). In alcune popolazioni si rinvengono individui che al posto dell'usuale arancio acceso presentano una colorazione scura con tonalità bronzee e riflessi azzurro-verdastri. Questa colorazione si manifesta unicamente in esemplari di sesso femminile e viene indicata come forma valesina (Esper, 1798). Questa variante cromatica è piuttosto comune nelle regioni settentrionali dove in alcune popolazioni le femmine della f. valesina possono anche eguagliare per numero quelli con colorazione normale arancio, mentre risulta estremamente rara nelle regioni centrali e meridionali tanto che le segnalazioni disponibili si contano letteralmente sulle dita di una mano. L'esemplare delle foto (in apertura e sotto), osservato il 25 luglio del 2022, è il primo ed unico rinvenuto ad oggi sul Matese. Nell'ultima foto a fondo pagina, una femmina con colorazione normale.
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