L'ipotesi che Polyommatus virgilius potesse far parte della lepidotterofauna del Matese mi ronzava in testa ormai da qualche anno. La specie in letteratura era data per presente nel basso Lazio e soprattutto nel vicinissimo gruppo del Taburno-Camposauro come del resto in gran parte dei gruppi montuosi della Campania centro-meridionale. Eppure non c'era mai stata alcuna segnalazione per il Matese relativa a questo licenide. Finalmente il 16 agosto 2020 le mie supposizioni si sono rivelate esatte. La "scoperta" del primissimo esemplare matesino di questa specie, un esemplare di sesso maschile, è avvenuta sul monte Mutria a circa 1600 m di quota, ambiente del ritrovamento le tipiche praterie d'alta quota che caratterizzano la terza cima del Matese. P. virgilius (Oberthür, 1910) è specie endemica del nostro paese diffusa lungo la dorsale appenninica dal nord delle Marche alla Calabria. Predilige le praterie del piano collinare e montano tra i 400 e i 1700 m di quota. Ha un'unica generazione annuale con sfarfallamento tra luglio e agosto. Alcuni autori considerano P. virgilius una sottospecie di P. dolus la cui presenza nel nostro paese è limitata alle Alpi occidentali.
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