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Immagine del redattorePasquale Buonpane

Appunti di floristica: Corydalis densiflora C.Presl subsp. apennina F.Conti, Bartolucci & Uzunov.


 


Nel mese di aprile del 2019 numerose testate diedero ampio risalto alla notizia della scoperta nel Parco Nazionale del Gran Sasso di una nuova entità vegetale endemica dell’Appennino: Corydalis densiflora subsp. apennina. Qualcuno erroneamente parlava di “specie mai vista”. In realtà C. densiflora (Papaveraceae) era ben nota e da tempo agli addetti ai lavori, fu infatti descritta dal botanico ceco Carl Bořivoj Presl già nel lontano 1882 su materiale raccolto in Sicilia e precisamente sul gruppo delle Madonie. Nel 2019 uno studio morfometrico eseguito dai ricercatori Fabio Conti e Fabrizio Bartolucci del Centro Ricerche Floristiche dell'Appennino in collaborazione con Luca Bracchetti dell’Università di Camerino e Dimitar Uzunov dell'Università di Cosenza, aveva messo in luce sostanziali differenze tra le popolazioni dell’Appennino centro-meridionale e quelle presenti sull’Aspromonte e sui rilievi siciliani. Alla luce delle nuove conoscenze è stata quindi creata una nuova sottospecie C. densiflora C. Presl subsp. apennina F. Conti, Bartolucci & Uzunov, endemica dell’Appennino centro-meridionale (mentre la sottospecie nominale C. densiflora C. Presl subsp. densiflora ha una diffusione limitata alla Calabria meridionale e alla Sicilia). Corydalis densiflora subsp. apennina risulta ad oggi segnalata nelle regioni Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania e Calabria settentrionale. Risulta ancora oggi non confermata per il Molise sebbene sia certamente presente sul Matese: la rinvenni infatti già nel giugno del 2015, all’interno del Circo Glaciale del Folubrico sul versante molisano su territorio del comune di Roccamandolfi (IS). Le immagini che illustrano questa breve nota testimoniano quel ritrovamento che arricchisce di un altro endemismo la flora del Matese.



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