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Immagine del redattorePasquale Buonpane

Coleotteri del Matese: Rosalia alpina (Linnaeus, 1758).


 


Rosalia alpina è un coleottero della famiglia Cerambycidae, è tra i coleotteri europei di maggiori dimensioni con una lunghezza del corpo che può arrivare a 40 mm ed è da molti considerata una delle specie più belle. Specie tipica dei boschi di faggio, per la riproduzione necessita di tronchi morti nei quali le femmine depongono le uova e le larve si sviluppano nutrendosi del legno rimanendo all'interno dei tronchi stessi per 2-4 anni. Purtroppo negli ultimi decenni uno sfruttamento delle risorse boschive, più attento alle esigenze umane che a quelle degli organismi che vivono nei boschi, ha portato alla progressiva rarefazione dei siti idonei alla riproduzione di questo coleottero che un tempo era molto diffuso mentre ai giorni nostri risulta scomparso in molte zone d’Europa e corre seri rischi di estinzione. Per questo motivo Rosalia alpina in Europa è protetta a diversi livelli: l’OCSE l’ha inserita tra le specie protette in tutti i paesi europei con la Convenzione di Berna del ‘79, l’UE l’ha classificata tra le specie prioritarie di interesse pubblico nella direttiva 92/94/CEE del Consiglio Europeo. Rosalia alpina è inoltre iscritta nelle liste rosse internazionali dell’ IUCN.


Quando nel 2015 ho avuto modo di osservare per la prima volta R. alpina sul Matese, i dati disponibili sulla presenza di questa preziosa specie sul massiccio erano estremamente scarsi. Da allora, ogni anno nel mese di luglio, la ricerca di nuovi dati è diventata una consuetudine e per fortuna, se si escludono gli anni della pandemia, ha avuto sempre esito positivo. Anche quest'anno (2023), sono in grado di mostrare delle nuove immagini di questo straordinario coleottero, immagini relative a due esemplari osservati il 24 luglio scorso.



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