Sopra: una distesa di Campanula foliosa nei Circhi Glaciali dell'Aquilania.
Non è un caso che nei paesi anglosassoni le chiamino blue-bells, campane blu: salvo rare eccezioni nei fiori delle Campanula a farla da padrone è il blu in tutte le sue possibili declinazioni. Il genere annovera oltre 200 specie di piante erbacee per lo più perenni, diffuse tra Europa, Asia, Africa ed America settentrionale; la flora italiana ne comprende almeno una cinquantina, il Matese ospita un buon numero di specie, tutte con il tipico fiore a campana. Cerchiamo allora di conoscerne qualcuna più da vicino.
Campanula trachelium L. è una delle specie più comuni, presente su tutto il territorio nazionale ad eccezione della Sardegna. Piuttosto variabile si incontra in un gran numero di ambienti dal piano fino a 1500 m di quota. Il nome specifico deriva dal greco trachelos, trachea, probabilmente perchè fin dall'antichità questa pianta era utilizzata per curare le tracheiti. Può raggiungere e talvolta superare il metro di altezza, fiorisce da giugno ad ottobre.
Campanula glomerata L. (dal latino glomeratus, appressato, per via dei fiori che crescono stretti gli uni agli altri) predilige i prati tendenzialmente asciutti con suolo calcareo, dal piano fino a 1500 m secondo vari autori,in realtà sulla nostra Gallinola e sul monte Mutria raggiunge quote ben maggiori. E' presente in tutte le regioni con l'esclusione di Sicilia e Sardegna, fiorisce anch'essa da giugno ad ottobre.
Tipica dell'Italia centro-meridionale è Campanula foliosa Ten., presente lungo la dorsale appenninica dai 900 ai 1800 m di altitudine dalle Marche alla Basilicata, manca in Puglia e Calabria. Sul Matese ha una diffusione discontinua, risultando piuttosto comune sul versante molisano e al contrario piuttosto rara su quello campano. La fioritura di questa specie va da luglio ad ottobre.
Lungo le siepi o ai bordi delle strade è facile incontrare Campanula rapunculus L., il noto raperonzolo (dal latino rapunculus = piccola rapa). Un tempo le radici e le foglie basali di questa pianta erano molto usate per la preparazione di insalate e minestre, un uso che ai giorni nostri va sempre più scomparendo. E' una specie diffusa in tutte le regioni, dal piano fino ai 1500 m, assente nelle isole maggiori.
Campanula persicifolia L. è forse la specie più appariscente,si incontra con una certa frequenza ai limiti delle faggete o nelle radure all'interno dei boschi. Il nome deriva dalla somiglianza delle foglie con quelle del pesco (Prunus persica). E' una specie diffusa in quasi tutte le regioni (manca solo in Calabria, Sicilia e Sardegna) dai 100 ai 1500 m di altitudine. Fiorisce da maggio ad ottobre.
Tipica delle vette più alte è Campanula scheuchzeri Vill., presente dai 1300 ai 2600 m di altitudine in tutte le regioni tranne che in Puglia e Sardegna. Da noi è abbastanza comune sull'area sommitale del Miletto dove è possibile ammirarla in fiore a partire dal mese di luglio. Campanula scheuchzeri sulle nostre montagne è presente anche con la subsp. pseudostenocodon che predilige quote meno elevate e si incontra a partire dai 300 m di quota.
Sopra: C. scheuchzeri subsp. scheuchzeri; sotto: C. scheuchzeri subsp. pseudostenocodon.
E' del 2013 il rinvenimento sul Matese di una nuova stazione di Campanula latifolia L., specie relativamente rara su tutto il territorio nazionale. Sebbene questa specie fosse già segnalata per il Matese molisano dove è più comune, quella scoperta è attualmente l'unica stazione conosciuta per il Matese campano. C. latifolia è la specie che raggiunge dimensioni maggiori potendo agevolmente superare il metro e mezzo di altezza. Fiorisce tra giugno e agosto.
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